Per me è una legge più che fisica, direi matematica: col primo fresco rinasco. Ho passato le ultime settimane in silenzio, quasi immobile, lontanissima dai fornelli e da svariate forme di vita sociale, conservando ogni minuscolo granello di energia con un solo obiettivo: sopravvivere a questo caldo drammatico. Così la pioggia battente del fine settimana, sferzata da un vento fortissimo, che tanto ricordava un tifone tropicale, nonostante non fosse uno spettacolo rassicurante- anche solo perché ho il terrore dei tuoni- a me ha messo una grande allegria. Avete presente quelle povere piantine di basilico appassite che avete dimenticato al sole un giorno di troppo? Ecco, io sotto quella pioggia mi sentivo felice come loro!
Così di buon mattino sono arrivata a casa di mia madre con una cassa da dieci chili di susine colte di fresco. Belle, dolcissime, e soprattutto tante! In questo periodo gli alberi di susine sono veramente carichi, e nelle campagne toscane non è affatto raro trovare alberelli pieni di frutta che nessuno raccoglie: regalatevi un po’ di tempo per fare una passeggiata al tramonto e portate con voi un cestino o una busta di stoffa, con un po’ di fortuna avrete frutta a volontà a chilometro e costo zero! Nel mio caso la fonte è di nuovo il magico orto di mio suocero, che ne sta producendo quantità industriali: dovevamo assolutamente farne una marmellata! Special guest e soprattutto Art director dei lavori è stata la mia nonna, trattenutasi in Toscana un po’ più a lungo del previsto a causa di una sfortunata caduta che le ha regalato un mese di gesso e una noia infinita, coadiuvata anche da questo clima infame e quindi felicissima di contribuire alle operazioni statiche quale la preparazione della frutta, impartire le direttive chiave e sentenziare ai vari assaggi :). Abbiamo cotto la frutta in due diverse pentole, in una delle quali abbiamo aggiunto una bacca di vaniglia, mentre nell’ altra abbiamo messo la cannella: sono venute entrambe meravigliose, anche se personalmente ho un debole per quella alla vaniglia, che credo si rivelerà molto pericolosa per le colazioni delle prossime settimane…
Marmellata di susine gialle e vaniglia ( o cannella)
Per 6-7 barattoli:
3 chili di susine gialle ( peso della frutta privata del nocciolo)
1 chilo di zucchero di canna integrale
succo e buccia di un limone
1 bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di cannella in polvere)
Lavate le susine e tagliatele a metà, privatele del nocciolo e continuate fino ad ottenete 3 chili di frutta. Ponete la frutta in una pentola e mettetela sul fuoco, schermato da uno spargifiamma. Girate la marmellata a intervalli regolari durante tutta la cottura. Dal momento in cui bolle fate cuocere 15 minuti quindi frullate grossolanamente la frutta con un frullatore a immersione. Aggiungete lo zucchero, il succo e la buccia tritata di un limone e una bacca di vaniglia, altrimenti, se preferite la cannella, attendete la fine della cottura e aggiungetene un cucchiaino. La marmellata dovrà cuocere circa 3 ore, perché le susine sono molto acquose. Per capire quando la marmellata è pronta, prendetene un cucchiaio e versatela su un piattino, lasciatela raffreddare 5 minuti e passate un dito nel mezzo: se la marmellata rimane divisa è pronta 🙂