Ci sono profumi che sono indissolubilmente legati a luoghi, fatti e persone della nostra vita. Un particolare gel per capelli al mio primo bacio; un prodotto per la pulizia del legno al mio ultimo lavoro prima di quello attuale, duemila anni fa; il limone nella crema pasticcera alla mia mamma; il cumino a quel breve, intenso, passaggio in Turchia.
Ricordo con commozione la prima notte che ho passato a Istanbul. Alle cinque, era ancora buio, i minareti hanno diffuso il canto dei muezzin per la prima preghiera del mattino: ho aperto gli occhi, mi sono affacciata alla finestra e ho ascoltato il canto in un’atmosfera magica… anche se poi mi sono riaddormentata quasi subito 🙂
Istanbul è speciale. Non è solo per la bellezza della città, l’atmosfera da favola creata della sua architettura e la cordialità dei suoi abitanti.. Forse è l’idea di avere un piede in Asia, tanto che mentre attraversavo il Bosforo, in traghetto, continuavo ad avere questa visione epica di cavalieri al galoppo verso Damasco. Forse perché sognavo la Turchia da quando ero bambina, folgorata dall’Iliade e ancor più dal romanzo “La Torcia”, che ho letto, non scherzo, almeno venti volte e di cui -lo confesso- ogni tanto leggo ancora un pezzetto qua e la, che tanto lo so quasi a memoria 🙂
Si, a Istanbul tornerò volentieri. Ho voglia di viaggiare un po’ e ho voglia di sole, tanto sole, senza il vento siberiano malefico di questa Pasquetta. Intanto, siccome repetita iuvant, venerdì scappo a Parigi per un rendez-vous primaverile con la mia amica futura chirurga. Poi vedremo.
Il piattino di oggi ha una nota orientale ma soprattutto è ideale per smaltire gli eccessi alimentari pasquali: è leggero e profumato e si prepara in poco tempo, che dire di più… un paio di cose, in effetti, o anche tre. Primo: il bulgur, se l’esotico vi scoraggia, è semplicemente grano spezzato. Siccome esistono almeno un milione di modi di cuocerlo vi consiglio di comprarne una confezione e seguire le istruzioni di cottura sul retro (il mio aveva 15 minuti di cottura, peso dell’acqua doppio rispetto al peso del bulgur). Secondo: si, lo ammetto, zucchine peperoni e melanzane non sono di stagione. E’ vero, mea culpa, ma c’avevo una gran voglia 🙂 E poi terzo: il cumino. Personalmente ho un rapporto molto conflittuale col il cumino per via dell’infinito numero di cous cous che ho rovinato: però se non lo metti se ne sente la mancanza, metterne troppo è di una facilità estrema e se ne hai messo troppo copre TUTTI gli altri sapori. Occhio, mi raccomando.
Bulgur vegetariano speziato ( per due)
160 gr. di bulgur
1 scalogno
mezzo peperoncino
1 spicchio d’aglio
1 zucchina
1/2 melanzana
1/2 peperone
olio evo
sale
curry
coriandolo
cumino
Lavate le verdure e tagliate in piccolissimi pezzettini. Fate un trito di scalogno, aggiungete uno spicchio d’aglio e il peperoncino privato dei semi , unite due cucchiai di olio e fate soffriggere a fuoco basso per pochi minuti. Aggiungete le verdure, aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco medio per 10-15 minuti. A metà cottura aggiungete una punta di cucchiaio di curry, uno di coriandolo e un pizzico di cumino. Una volta cotte lasciate le verdure riposare con un coperchio mentre, a parte, portate a cottura il bulgur.
Una volta scolato fate saltare il bulgur con le verdure un paio di minuti a fiamma vivace e servite… comunque è buono anche freddo!