Da Claudia, a scuola, ho imparato un sacco di cose. La prima, a non arrendermi mai. A lottare fino in fondo per realizzare un sogno, a sfidarmi sempre a superare i miei limiti, a non abbattermi quando qualcosa va storto e a cavalcare i cambiamenti invece di subirli. Da lei ho imparato i gesti decisi e la precisione chirurgica. E ultimo ma non meno importante la ricetta di oggi :).
Sono accampata a casa di mia madre da circa una settimana e diciamo che non è esattamente l’appartamento più luminoso che possiate immaginare. Ma non ci si arrende mai, mai per nessun motivo, per cui cercare la luce diventa una questione filosofica, più che di necessità alla fotografia, perché con mia grande sorpresa ho scoperto che per fotografare qui di luce ce n’è anche troppa, e che comunque, a dirla tutta, ho un debole per gli scatti gotici che io ancora non so fare, ma porremo rimedio, perché non ci arrendiamo mai, giusto?
Ho un sacco di sentimenti da mettere in ordine, in questi giorni. Da un lato ci sono tutte le questioni da organizzare perché la primavera è alle porte, le date fissate, i menù in prova, le giornate troppo corte per farci stare tutto. Dall’altra la spasmodica ricerca di un appartamento per me e il mio cane che stamattina, all’ennesima volta che andava a mucchio ho deciso di rimandare all’autunno, che tanto fare la teen-ager a casa di mamma per sei mesi non può ledere l’orgoglio più di quanto non possa fare trascurare una traduzione per stare appresso a un’agenzia immobiliare che non sa scrivere gli annunci. E poi ci sarebbe una voglia incredibile quanto rognosa di dormire e basta, e non pensare più a niente. Ma poi passaggio nel campo di viole dietro casa e sento una forza incredibile dentro di me, respiro l’aria buona di campagna, mi faccio un caffè e riparto, perché cercare la luce è ossigeno e fuoco, è il silenzio fra le parole, è la zona buia accanto alla falce di luna.
Se una panna cotta vera, fatta interamente con le vostre mani non l’avete mai assaggiata vi consiglio di provare a fare questa. Dolce e compatta al punto giusto, resa ancora più gustosa dalla salsa al caramello che sembrava così difficile da fare e invece è un attimo, serve solo un po’ di decisione nel mescolare zucchero e acqua e la precauzione che io non ho usato di indossare dei guanti perché, come posso testimoniare, l’acqua sul caramello brucia!
Panna cotta
Ingredienti:
- 250 ml panna fresca
- 50 ml latte intero
- 50 gr. Zucchero
- 6 gr. Colla di pesce
- 0,5 gr. Vaniglia in polvere
Procedimento:
- Scaldate il latte e la panna con la vaniglia
- Quando il composto è tiepido inserite lo zucchero e mescolate con una frusta
- Rigenerate la colla di pesce in 30 gr. di acqua
- Strizzate molto bene la colla di pesce e inseritela nel composto al primo bollore.
- Quando la colla ha preso, inserite nei pirottini.
- Riposa 4 ore in frigorifero
Salsa al caramello
Ingredienti:
- 100 gr. di zucchero
- 80 gr. di acqua
Procedimento:
- In un pentolino fate caramellare lo zucchero senza toccarlo. Una volta caramellato, girate con un cucchiaio di legno.
- Fate scaldare l’acqua fino a ebollizione.
- Fuori dal fuoco, versate l’acqua sul caramello (usate dei guanti perché brucia!!) e girate velocissimamente con un cucchiaio per 30 secondi.
- Filtrate la salsa al caramello con un colino per rimuovere eventuali residui cristallizzati di zucchero.
- Versate qualche cucchiaio di salsa sulla panna cotta e servite!
è una meraviglia, una meraviglia. Come tutto quello che scrivi, traspare tanta forza e decisione. Dai!
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Grazie! Queste tue parole mi scaldano tanto il cuore 😊
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